L'autore rende disponibile al grande pubblico la sua esperienza clinica e gli studi sui traumatizzati. Già la saggezza popolare suole ripetere in dialetti diversi che lo stress, i traumi modellano ed anzi cambiano la mente e il corpo.
Il libro consente di capire i meccanismi della rabbia interiore dei traumatizzati e spiega le possibilità di recuperare una migliore relazionalità sociale sia degli adulti che dei bambini.
E' un testo prezioso anche per quanti si accorgono di essere cambiati a seguito di una trauma ma in generale a quanti vivono in modo stressante.
Bessel Van Der Kolk
IL CORPO ACCUSA IL COLPO
Mente, corpo e cervelo nell'eleaborazione delle
memorie traumatiche.
RAFFAELLO CORTINA EDITORE
Mi capita di consumare i libri che leggo e rileggo. E poichè mi piace conservarli in ottime condizioni, di alcuni ne compro due copie. Questo è uno di quei casi. E' un testo eccitante perchè apre la strada a un modo diverso di "pensare al pensiero", cioè al luogo dove scaturisce, il cervello.
Partendo dalla distinzione tra realtà oggettiva e percezione, l'Autore ipotizza la integrazione della storia della cultura con le più recenti scoperte in campo neuroscientifico, biologico e in quello delle scienze umane in generale.
Il futuro dell'umanità è dato dal nuovo modo in cui sapremo usare la più straordinaria macchina della natura: il cervello, appunto, luogo della mente.
Jean-Pierre Changeux
IL BELLO, IL BUONO E IL VERO
Un nuovo approccio neuronale
Scienze e Idee
Collana Diretta
da Gliulio Gioreòòo
RAFFAELLO CORTINA EDITORE
A Forlì, ai Musei del San Domenico, una bella mostra su Adolfo Wildt ne esaltò il suo profilo di scultore, disegnatore e medaglista italiano. Dietro di lui, una donna ne consentì l'ascesa durante il ventennio fascista e tutte le sue opere furono fortemente condizionate dalla benevolenza del Duce. Accadde nel Rinascimento con i generosi "sponsor", è accaduto con i Papi, accade molto spesso. Soldi, potere, religione e quindi politica condizionano l'arte. Se pensiamo a quanto sia stata veicolata la lotta del Che Guevara, attraverso la mitica rappresentazione grafica della sua effige, ci spieghiamo il perchè a Cuba, accanto alla cattedrale della sua capitale, vi è un grandissimo centro grafico artistico con decine di torchi per incisioni.
Questo libro non cita nessuno di questi esempi ma percorre con rara abilità il percorso logico e storiografico del sistema operativo grazie al quale la politica ha condizionato l'arte.
Il condizionamento, ovviamente, passa attraverso la censura o il sovvenzionamento.
All'indomani della morte di Guttuso, una importante rivista d'arte ne revocò in dubbio la grandezza artistica, cresciuta, secondo molti, grazie al Partito Comunista.
Vale anche per taluni cantanti emersi grazie ai festival dell'Unità.
L'arte dovrebbe essere sempre guidata solo dallo spirito. Quello libero.
Ma anche gli artisti hanno fame e per molti di loro Parigi val bene una messa.
Demetrio Paparoni
IL BELLO, IL BUONO
E IL CATTIVO
Come la politica ha condizionato l'arte negli ultimi cento anni
PONTE ALLE GRAZIE EDITORE
Com’è noto, talvolta la musica richiama parole, volti, luoghi, situazioni ed epoche. In questo libro di Cristina Casadei e Nicole Poggi, con le fotografie di Gianluca “Naphtalina” Camporesi, d’incanto accade il contrario.
Sfogliandone le pagine, una musica dolce e allegra, spontanea e discreta, non solo dona gioia al lettore che diviene spettatore, ma lo coinvolge in una sorta di azione meditativa sul significato dell’hic et nunc, sull’importanza della consapevolezza, quella che ci contestualizza in una terra ricca di karma, di spiritualità coniugata al gusto della vita.
Le autrici hanno una idea meravigliosa e l’attuano grazie alla capacità visionaria di una genialità sprigionata da un insolito triangolo artistico che oscilla tra il reale e l’allegorico, il razionale e il fantasmagorico, guidando la vittima dell’intrigo sui percorsi conosciuti di una Romagna mai troppo apprezzata per quel che effettivamente vale.
L’umanità prevale, il luogo si fa cornice, la familiarità di casa assorbe il luogo esterno e allora il cibo è la celebrazione della vita, il sorriso ne accentua il valore e il tempo si nasconde nel gioco ipnotico delle stagioni.
Il libro è sconsigliato ai pessimisti cronici, agli insensibili, ai malinconici irriducibili e a quanti pensano che è meglio subire le avversità anziché gustare il dono più grande di cui siamo stati destinatari: la vita.
Armònia
Cristina Casadei - Nicole Poggi
fotografie di Gianluca "Naphtalina" Camporesi -
Un anno in Romagna
Guido Tommasi editore
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